Storico arabo. Musulmano, studiò sotto la guida dei migliori maestri
dell'epoca gli insegnamenti della cultura musulmana. Fin dalla giovinezza
ricoprì cariche importanti. Uomo di cultura e di grandi qualità
diplomatiche, fu ambasciatore alla corte di Pietro di Castiglia e nel 1382
divenne giudice supremo malikita al Cairo; partecipò alla spedizione
contro Tamerlano. Tra le sue opere spicca il testo
Il libro degli esempi
storici, suddiviso in tre parti: una
Prefazione, dove viene data una
interpretazione filosofica della storia; segue il nucleo dell'opera sulla storia
degli Arabi e dei popoli confinanti; quindi la storia dei Berberi e delle
dinastie musulmane dell'Africa settentrionale. Alla base della sua concezione
filosofica è l'idea della
asabiyya, ossia di uno spirito di
solidarietà tra le tribù che determina il susseguirsi degli
avvenimenti storici (Tunisi 1332 - Il Cairo 1406).